San Vito Chietino
San Vito Chietino è collocata su uno sperone roccioso che raggiunge che si allunga fino al mare, godendo di un paesaggio aperto sull’ Adriatico e sul tratto di costa compreso fra Ortona e Vasto in cui sono visibili alcuni Trabocchi da cui tale litorale prende nome. Verso l'interno sono distinguibili campagne vitate e la Majella, massiccio situato a poche decine di chilometri dal centro abitato.
Da visitare Corso Trento e Trieste e la chiesa di San Francesco da Paola, la chiesa dell’Immacolata Concezione, Palazzo Tosti, palazzo Renzetti. A livello paesaggistico sono di notevole interesse i numerosi affacci che dal paese si aprono verso il mare, l’Eremo d’Annunziano e soprattutto i famosi Trabocchi.
I trabocchi furono inventati nel XVIII da famiglie ebree di pescatori, sulla costa di San Vito. Il trabocco più antico è infatti quello di Punta Turchino, descritto anche da D'Annunzio in uno dei suoi più celebri romanzi, Il Trionfo della Morte (1894). Oggi i trabocchi sono stati ricostruiti ed ampliati rispetto ai precedenti originali, ma non sono più funzionali al loro scopo precipuo, ovvero quello della pesca.