Corfinio Giulio Barattucci
Gabriele D’Annunzio lo aveva definito in una cronaca giornalistica del 1885: “ Le vie di Chieti allora cominciarono a luccicar di medaglie e di croci. I reduci passavano a schiere; d’ora in poi si moltiplicavano; d’ora in ora divenivano più baldi e più capelluti. Le piazze erano piene di reduci; i caffè erano pieni di reduci, che prendevano l’odoroso Corfinio teatino da bottiglie anche fregiate di medaglie in effige […] ”. Il Corfinio è un liquore simbolo della tradizione abruzzese. Dolce, con una gradazione alcoolica di 39°, è prodotto dalla distillazione di 42 tra erbe, semi e radici molto rare e segrete e colorato con lo Zafferano Abruzzese. Il nome trae origine da Corfinium, antica capitale della Lega Italica contro Roma nel V secolo a.C. Dal 1858, anno in cui Giulio Barattucci inventò questo liquore, il Corfinio viene prodotto con la stessa cura e gli stessi procedimenti lasciati dal suo fondatore. Tutto il processo di produzione viene controllato rigorosamente. Il marchio Corfinio e l'etichetta ideata e dipinta da Francesco Paolo Michetti artefice del Cenacolo Dannunziano, sono ancora oggi, identiche agli originali e coperte da registrazione e brevetti, come da oltre 150 anni.