Ari
Ari è un comune abruzzese della provincia di Chieti, è situato su uno sperone alla sinistra del torrente Dendalo.
La tradizione contadina, ha sempre collegato il nome della contrada “S. Pietro” e quello di un’antica fonte detta “dei monaci”, alla presenza di un vecchio convento, localizzato da alcuni ruderi. Solo verso la metà degli anni 80, studi giuridici effettuati dall’Istituto di Storia del Diritto dell’Università di Teramo su antiche pergamene della diocesi teatina, hanno permesso, incidentalmente, di confermare l’effettiva presenza ad Ari del monastero di San Pietro in Campis e di tracciarne, in una tesi di laurea, i tratti storici essenziali.
Presumibilmente la storia della piccola comunità di Ari comincia proprio attorno al Convento, da cui trae sostentamento e protezione. Il cenobio, grazie a numerose donazioni di feudatari normanni, si è andato man mano ingrandendo, raggiungendo tra XI e XII secolo l’apice della sua crescita, con un oratorio, una biblioteca, ed una consistente proprietà di chiese, terreni e mulini nel circondario. Due bolle papali, di Alessandro III (1173) e di Innocenzo III (1208), che ne ribadiscono l’appartenenza alla diocesi teatina, ed una dell’imperatore Lotario, (1137), che ne conferma alcuni privilegi, sono dimostrative della importanza raggiunta a cavallo del periodo normanno-svevo.